Wunderkammer, una pratica archivistica
seminario a cura di Domenico Mennillo
Presentazione dei materiali audio-video relativi al progetto Abrégé d'Histoire Figurative (http://www.domenicomennillo.com/abreacutegeacute.html ) di Domenico Mennillo, all'interno del progetto Lavorare l'Archivio (a cosa servono gli archivi?) a cura di Alessandra Cianelli per l'Accademia di Belli Arti di Napoli, con il supporto e il contributo del Centro Studi Postcoloniale e di Genere (Università degli Studi di "L'Orientale"), de L'Asilo e dell'Associazione Dormire/Il Paese delle Terre d'Oltremare.
Se l'Archivio è l'Ossimoro della contemporaneità, che senso ha occuparsene? Cosa significa aprirlo, interrogarlo, praticarlo, e cosa vuol dire portarlo da cielo in terra, qui e ora, in tutte le sue manifestazioni? Aprire e interrogare un archivio ‘fatto di passato’, incarnarlo nel presente, significa guardare e pensare al futuro in un altro modo. Parlare di questo archivio significa parlare dei geni, della memoria, della identità biologica di ogni organismo vivente; declinati al livello dell’essere umano come individuo e ‘particella’ sociale, questi sono natura e cultura insieme, sono linguaggio: il linguaggio - che è il suono - è quella navicella che si muove nello spazio tra un individuo e un altro, tra un momento e un altro, tra il presente, in cui si manifesta come vibrazione, e il futuro, che è il porto in cui arriva, portando piccoli carichi di passato che sono il significato di quel suono. Così il passato può essere quello che - ri-aperto, ri-agito - dà forma e informa il futuro. A questo, anche, può servire un Archivio.
Alessandra Cianelli
e i ragazzi della III F media dell’Istituto Comprensivo Casanova/Costantinopoli
(RIONI DELLA’ARTE 2012/APOREMA onlus, a cura di Chiara Pirozzi, Museo MADRE, Napoli dicembre 2013).