Domenico Mennillo
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Opus Infectum


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Opus Infectum
poema-concerto
dalle musiche di Marco Di Palo
e dai poemi di Domenico Mennillo

ideazione, poemi e installazioni
Domenico Mennillo
violoncello, basso elettrico
e loopo station Marco Di Palo



primo performer
Domenico Mennillo
secondo performer
Marco Di Palo
libro d’artista
Rosaria Castiglione
documentazione fotografica
Gianfranco Irlanda
documentazione video
Alessandra Carchedi
coordinamento generale
Katia Bazzocchi
e Franaco Rendano
partecipazioni 
Stefania Russo
e Francesca Scuottore
realizzazione lunGrabbe

in collaborazione con N-UP, Carlo Rendano Association
e Lanificio 25

produzione Forum Universale delle Culture 2013

Napoli, Lanificio, 18 settembre 2010;

in occasione di “Viaggio di Ritorno” evento nell’ambito del Forum Universale delle Culture 2013.

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“OPUS INFECTUM” è il titolo di un poema-concerto nato dai poemi di Domenico Mennillo e dalle musiche di Marco Di Palo, realizzato per la prima volta nella sua dimensione installativa negli spazi dell’ex Convento di S. Caterina a Formiello di Napoli, divenuto poi Lanificio e oggi affascinante edificio plurisecolare in parte privato, in parte acquisito  dalle Istituzioni pubbliche locali.

“OPUS INFECTUM. Poemi 1999-2008” invece, è il titolo del volume di Domenico Mennillo (pubblicato presso le edizioni di scienza e filosofia Bibliopolis nel 2010) contenente i poemi scritti per l’appunto fra il 1999 e il 2008, confluiti negli anni fra performance, installazioni e spettacoli, recuperati cronologicamente nel volume per un discorso incentrato sulla progettualità (“Opus”) nel tempo di una scrittura poetica aperta  alle sollecitazioni più disparate e ad una parola che non si vuole mai conclusa, mai esaurita nella sua messa su carta (“Infectum”, come infezione vitalistica del non completabile) e  attenta in primo luogo alla dimensione ritmica dei suoi rimandi e dei suoi scenari volta per volta enunciati, per una vita e un destino altro della poesia stessa.

Una poesia che, nel poema-conecerto, prende linfa e invettiva  dalle strutture della fabula classica (nel poema “Fabula Rasa”), dai frammenti della filosofia naturalistica di matrice greca (in “Platonopoli”), dalle suggestioni di figure mitiche come quelle di Casanova (in “C.S.S.”) o dai generi tradizionali  della  pittura e della letteratura occidentale  contenuti in “m.d. autobiografia” e in “d.m. polittico”.

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