IV.QDV
Hypno-Mnemata
Hypno-Mnemata
Che cosa accomuna le due figure-concetto dell’ automate spirituel e degli hypomnemata nel pensiero e nell’opera di Gilles Deleuze in relazione all’opera di Michel Foucault? Un solo ed unico problema, che resta al tempo stesso uno degli assi attorno cui ruota l’intero pensiero di Deleuze, ovvero: che cos’è il pensiero? Problema dibattuto da Deleuze in diversi suoi lavori (basti pensare al libro monografico dedicato all’argomento con l’amico Guattari Che cos’è la filosofia?1), diviene il punto centrale della monografia deleuziana dedicata all’amico Foucault2. Foucault è per Deleuze il filosofo che in maniera ostinata e potente intuisce che per affrontare la questione stessa della messa in vita del pensiero (e per alcuni versi, per garantire la sua stessa sopravvivenza) c’è bisogno di nuovi ed inediti tentativi proprio all’interno del suo farsi e generarsi struttura di senso; per determinare la sua vitalità e per dare respiro agli interrogativi che compongono l’esistenza, Deleuze afferma che per Foucault l’unica via e possibilità per la filosofia è quella di creare un “modo nuovo di interrogare i concetti”; attraverso le “pratiche del vedere e del sentire3”per Deleuze Foucault intravede nuove strade per una “Storia della verità” a cui la filosofia deve tendere per mettere a fuoco le “problematizzazioni” complesse e stratiformi che la compongono. Sia per Deleuze che per Foucault dunque, diviene centrale la questione attorno alle pratiche dell’interrogare filosofico. Hypno-Mnemataprende in esame una delle pratiche portate a mò di esempio da Foucault nel suo L’uso dei piaceri4,pratica ripresa poi da Deleuze nel suo volume dedicato a Foucault; sto parlando nello specifico della pratica-scrittura degli “hypomnemata” realizzata nella Grecia antica e nella Roma Imperiale. Veri e propri memoriali-taccuini della cura quotidiana che il singolo soggetto pone per la sua vita (indispensabile per la “direzione di se stessi”, per “assumere il governo della casa” e per “partecipare al governo della città”, afferma Foucault citando Senofonte), gli “hypomnemata”(sostantivo greco composto da “hypo”, sopra e “mneme”, memoria) sono l’asse per la costruzione di una “memoria assoluta” attraverso cui garantirsi un rapporto reale e quotidiano con il proprio passato e futuro, con l’oblio e con l’affettività dei propri ricordi. Hypno-Mnematainvece (“hypno” come sogno, una “mneme”-memoria fondata sul sogno, una memoria da sogno) è il titolo dell’installazione-expo centrata sulla presentazione di una particolare collezione di hypnomnemata contemporanei realizzata da Domenico Mennillo, consistente in registri di lavoro di varia fattura e forma dove sono annotati dati, cifre, nomi relativi a diverse attività che rimandano ad iniziative pubbliche e private in un periodo che va dalla fine dell’ottocento agli anni ottanta del novecento. |
Vero sogno e ossessione della contemporaneità questi “hypomnemata” alimentano il miracolo e le aspettative del quotidiano annotare cifre e dature legate al fenomeno del “fare di conto”, ponendosi in qualche modo in antitesi rispetto alla memoria del quotidiano dell’“esistenza estetica”di cui parla Foucault a proposito proprio degli “hypomnemata” degli antichi greci. Questa sezione del progetto è intitolata Hypno-Biblio-Mnemata, ovvero una biblioteca contenete esclusivamente la collezione di cui sopra si accenna, suddivisa in due sezioni: una prima con volumi aperti sulle diverse scritture autografe, una seconda invece aperta soltanto su pagine vuote. Successiva a questa installazione le due installazioni-performance m.d.autobiografia #2 e Lunga conferenza da Napoli #2, realizzate precedentemente in forma diversa per il vernissage di WLK_Wunder_Litterature_Kammer nel 2015 presso la biblioteca del Museo Nitsch di Napoli. Un altro spazio dell’installazione Hypno-Mnemataviene dedicato alla presentazione di false memorie altrui (Memorie falsamente attribuite a F.P. Buoninconti +Sinfonia falsamente attribuita a V. Di Donna) e di memorie-collezioni realizzate attraverso supporti non cartacei come il vinile (Anti-Œdipe); questa sezione è accompagnata-agita da tre singole performance. 1. Gilles Deleuze, Felix Guattari, Che cos’è la filosofia?, Einaudi, Torino 1991. 2. Gilles Deleuze, Foucault, Cronopio, Napoli 2002. 3. Parimenti Foucault diviene ciò che precedentemente, anche se in circostanze e modalità diverse, era stato Artaud per Deleuze, ovvero una personalità che con modalità inedite e spiazzanti aveva posto al pensiero occidentale nuove e sorprendenti possibilità. 4. Michel Foucault, L’uso dei piaceri, Feltrinelli, Milano 1984; volume che, sempre secondo Deleuze, contiene tutti i risultati raggiunti da Foucault nei volumi precedentemente pubblicati. |
HYPNO-MNEMATA
un’installazione-performance di Domenico Mennillo ideazione, installazione e performance Domenico Mennillo allestimento Rosaria Castiglione musiche e macchine sonore Marco Di Palo con (Anti-Œdipe) prima ragazza Maria Fighera seconda ragazza Greta Sepe (Lunga conferenza da Napoli #2) primo performer Elisa Partenzi secondo performer Maria Pia Amoresano terzo performer Arianna Arcamone quarto performer Antonio Eduardo Perreta (m.d. autobiografia #2) primo performer Giuseppe Terracciano secondo performer Nicola Gabriele terzo performer Maria Rita Puopolo quarto performer Sorrentino Serena quinto performer Gennaro De Fabbio (Memorie falsamente attribuite a F.P. Buoninconti) prima donna Livia Conte seconda donna Marianna Sepe terza donna Serena Scorzoni quarta donna Noemi Perris quinta donna Maria Opera sesta donna Martina Pisacane (Partitura falsamente attribuita a V. Di Donna) primo operatore Nils Jerker Suresh Nordlund secondo operatore Serena Savoia terzo operatore Simona Guarino |
produzione
lunGrabbe in collaborazione con Gruppo Embodied Education/Università Suor Orsola Benincasa, Accademia di Belli Arti di Napoli, Teatro dell’Onirico, Coordinamento Le Scalze, Associazione Archintorrno organizzazione e cura Fondazione Campania dei Festival Napoli, Sala Assoli, 2 marzo 2020; nell’ambito di IV. Quartieri di Vita, direzione artistica Ruggero Cappuccio |
Anti-Œdipe+HypnoBiblioMnemata
Lunga conferenza da Napoli #2
m.d. autobiografia #2
Memorie falsamente attribuite a F.P. Buoninconti
Partitura falsamente attribuita a V. Di Donna