WLK_1 Lunga conferenza da Napoli
WLK_5 m.d. autobiografia
due performance di Domenico Mennillo
musiche per organo Farfisa e nastro magnetico Nino Bruno, Massimiliano Sacchi e Giulio Fazio con (WLK_1) gli studenti della cattedra di Estetica del prof. Dario Giugliano dell’Accademia di Belli Arti di Napoli (WLK_5) i docenti del gruppo di ricerca della cattedra di Pedagogia della Comunicazione della prof.ssa Maria D’Ambrosio dell’Università Suor Orsola Benincasa documentazione fotografica Gianfranco Irlanda, Hermes Lacatena, Biagio Ippolito documentazione video Andrea De Cunzo coordinamento generale Peppe Morra e Teresa Carnevale partecipazioni Cinzia Infantino, Claudio Catanese, Andrea Marino col sostegno di Fondazione Morra, E-M Arts, lunGrabbe con il patrocinio di Regione Campania, Museo MADRE, Centro Studi Post Coloniali e di Genere dell’Università l’Orientale, Accademia di Belli Arti di Napoli, Goethe Institut in collaborazione con APOREMA onlus, Ass. Amici della Biblioteca dei Girolamini, Marasma Studio, Liceo Statale Margherita di Savoia Napoli, Biblioteca del Museo Nitsch, 10 dicembre 2015 |
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Due eventi performativi dedicati alla poetica delle “macchine desuete”, presente in WLK e legata agli studi delle lingue minoritarie: Sonorizzazione per organo elettrico e nastro magnetico di Nino Bruno e Performance per oggetti sonanti e muti di Samon Takahashi con Claudia Squitieri.
Nino Bruno da alcuni anni collabora con Mennillo al progetto di ricerca artistica attorno alle potenzialità delle “macchine desuete”, accantonate dall’industria di settore per altri supporti economicamente più remunerativi (prima collaborazione nel 2011 con l’installazione lirico-sonora Atlante, seconda tappa dell’Abrégé d’Histoire Figurative). Per questa occasione Nino Bruno eseguirà live il brano dell’installazione WLK_V Locus Solus #1.4, composta da tre singole voci che riproducono tre diversi brani per organo Farfisa, (musiche di Nino Bruno, Massimiliano Sacchi e Giulio Fazio). La ricerca artistica di Samon Takahashi si articola intorno alle relazioni tra i linguaggi e gli agglomerati urbani, la musica e l’architettura, esemplare la performance Grids+No Title per Speculum Celestiale alla Vigna San Martino nel giugno 2007. Attraverso la performance per oggetti sonanti e muti, al servizio di una partitura o dell’improvvisazione, Samon Takahashi con Claudia Squitieri interrogano i meccanismi della scrittura musicale e il senso stesso delle “macchine desuete”. |