Nell'estate e nell'autunno del 2020 sono apparsi tre volumi in Italia, editi rispettivamente presso Tyche Edizioni, Rogiosi Editore e BAU, nei quali sono presenti lavori e contributi legati al lavoro di Domenico Mennillo.
A luglio del 2020 è apparso, a cura di Anna Guillot, "Reliquiae", (Tyche Edizioni, Catania), dedicato a due mostre collettive realizzate a Catania presso gli spazi di On the Contemporary e nelle quali erano presenti due lavori di Domenico Mennillo.
"Come una 'Meraviglia' barocca, il cofanetto concluso di Domenico Mennillo contiene una 'messa in abisso': spazio, tempo, architetture, fatti e scrittura che ne parla, raccolti sotto il nome di 'Alcune architetture di Napoli 2003-2013', sono al suo interno resi erratici dalla scambiabilità e libertà dei fogli di cui si compongono le Partiture delle dieci performances e installazioni realizzate in dieci anni dall’autore e dalla sua Compagnia in dieci località storiche napoletane".
(testo estratto da Luciana Rogozinski, "Prove di viaggio", in "Rĕlĭquĭae", a cura di Anna Guillot, Tyche Edizioni).
Nel dicembre 2020 invece è apparso "31 self-portraits/Living in Napoli", di Loredana Troise (Rogiosi Editore), volume dedicato a 31 testi e 31 opere di altrettanti artisti che vivono e lavorano a Napoli (tra cui Domenico Mennillo), con testi critici di Vincenzo Trione, Andrea Viliani, Gabriele Romeo e Mario Franco.
"Non si sceglie di vivere a Napoli.
Si sceglie di andare a vivere a Milano, a Parigi, a New York.
Ma non a Napoli.
Resta e vive a Napoli chi ci ha sempre vissuto, anche se per una vita intera ha vissuto in altri posti e scopre Napoli in una parte marginale della propria esistenza.
Napoli è l’altrove costruito faticosamente in altri luoghi, in altre vite lontane".
(testo di Domenico Mennillo estratto da "31 self-portraits/Living in Napoli", di Loredana Troise, Rogiosi Editore).